Solidarietà Alpina


Piove di Sacco - Solidarietà Alpina

Durante le raccolte di fondi per beneficenza (per esempio con il vin brulè in piazza o con la fondazione del Banco Alimentare) spesso ci sentiamo dire da coloro che offrono qualcosa che lo fanno solo perchè ci siamo noi.

Implicitamente vedono nella nostra figura di Alpini un’immagine di serietà e di affidabilità che li spinge a donare generi di prima necessità o elargizioni in denaro con la convinzione e la fiducia che ciò che danno andrà a buon fine.

Il merito è senz’altro di quelli che, come Alpini, hanno gestito calamità a livello nazionale (vedi p.e. il terremoto del Friuli) con assoluta trasparenza senza pretendere nulla in cambio.

Al giorno d’oggi non è poco.

Spesso e volentieri si scopre che molti volontari (parola di cui si abusa ampiamente) in realtà sono lautamente stipendiati per quello che fanno e altrettante volte si scopre che la beneficenza c’è, ma non per chi ne ha bisogno, ma solo per chi raccoglie i fondi.

La gente coglie queste cose e con il passare degli anni si è formata una certa sfiducia nelle istituzioni preposte a tal scopo, tanto che si dona solamente in seguito a slanci umanitari provocati dai mass-media quasi che anche il nostro cuore fosse comandato dalla televisione.

L’aiuto al prossimo è a corrente alternata, talvolta si preferisce non vedere e non sentire e tante volte ci giriamo dall’altra parte, stanchi, in verità, di essere a nostra volta truffati in qualche modo. È difficile chiedere ed è difficile ottenere.

Noi riusciamo ancora a farlo con il consenso di tanti. È un grosso impegno che mette alla prova la nostra onorabilità e l’Associazione Nazionale Alpini in una sfida continua. Finora abbiamo vinto alla grande: sta a noi proseguire su questa strada per aiutare chi ne ha veramente bisogno.

IL NOSTRO DARE

Gli Alpini di Piove di Sacco partecipano attivamente a tutte le raccolte benefiche approvate dall’ANA a livello nazionale o sezionale: prima di aderire discutiamo fra noi e cerchiamo di capire a fondo la validità delle proposte e le motivazioni che vengono presentate.

Soprattutto quando andiamo in piazza per chiedere ai singoli cittadini, non lo facciamo a cuor leggero perchè siamo consapevoli di come non sia facile donare.

Praticamente da sempre cerchiamo di essere presenti con alcune iniziative sociali: abbiamo cominciato andando alla Casa di Riposo locale in occasione della Befana per intrattenere gli anziani assieme a una corale o, ultimamente, a dei fisarmonicisti che propongono motivi adatti agli ospiti.

Piove di Sacco - Solidarietà Alpina

L’annuale appuntamento alla Casa di Riposo

Nel 1997, dopo il disastro provocato dal terremoto nell’Umbria, abbiamo riempito un furgone di aiuti recapitandolo alla popolazione di Capodacqua, dove operava la Protezione Civile Alpina padovana.

Piove di Sacco - Solidarietà Alpina
Piove di Sacco - Solidarietà Alpina

1997: Arrivano i nostri aiuti a Capodacqua

Aiutiamo inoltre, organizzando la giornata del vin brulè in piazza, due missionari padovani che operano in Angola ed in Argentina e che hanno la forza di chiedere non per sé stessi ma per i loro parrocchiani.

Piove di Sacco - Solidarietà Alpina

Preparazione del Vin Brulè

Da molti anni siamo anche presenti alla festa cittadina di suca barùca con un nostro stand: diamo una mano perchè sappiamo che il ricavato delle offerte libere, richieste in cambio di panini e vino, andrà in beneficenza.

Piove di Sacco - Solidarietà Alpina

Stand alla tradizionale festa della “Suca Baruca”

Soprattutto però non manchiamo alla raccolta del Banco Alimentare, nell’ultimo sabato di novembre, dove, in accordo con la fondazione preposta, raccogliamo alimenti a lunga conservazione che saranno consegnati a chi ha fame, ed i risultati sono più che soddisfacenti.

Piove di Sacco - Solidarietà Alpina

Raccolta per il Banco Alimentare”

In tutte queste attività è di fondamentale importanza la collaborazione delle nostre mogli, sempre disponibili con vero spirito alpino. Può bastare: gli esempi citati fanno parte delle nostre attività ed era giusto che chi legge fosse informato anche di questo. Ciò che abbiamo scritto è, fortunatamente, solo un piccolo stelo d’erba nel grande prato della solidarietà dell’ANA.


Fonte: Un cammino lungo 70 Anni – Libro sulla storia del gruppo